Foglio 2

Carissimi,

nell’incontro di presentazione, alla comunità sul  tema che andremo via via sviluppando nel corso di questo nuovo anno pastorale, alla domanda del nostro Arcivescovo “Che cosa dobbiamo fare, fratelli? (At 2, 37) , abbiamo detto che il Vangelo di Matteo ci aiuterà a rispondere, perché esso è il vangelo concentrato sul fare, perché chi opera il bene costruisce la sua casa sulla roccia: “Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica”, dice Gesù, “è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi e la casa non cadde”. Il discepolo è colui che fa la parola. E abbiamo concluso: noi vogliamo essere discepoli di Cristo partendo dal nostro stato di vita: sposi nel Signore. Da dove partire? Partiremo dalla certezza che La coppia fonte di pace e di speranza (tema dell’anno) deve nutrirsi della Parola di Dio e della Santa Eucarestia per poter ritrovare se stessa. Come possiamo ritrovare la nostra identità di coppia? Che cosa è scritto in Genesi 1, 27 “Dio creò  l’uomo a sua immagine a immagine di Di lo creò: maschio e femmina li creò”. Cosa significa  che la coppia è a immagine di Dio? Nella creazione dell’essere umano, la dualità relazionale uomo-donna, è manifestazione della natura stessa di Dio-Amore[1]. Come possiamo mettere in relazione questa verità meravigliosa con la risposta che Gesù dà ai farisei nel brano proposto per la catechesi (Mt 19,3-6)?

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Ritiro comunitario di Avvento